Platreithias è il paese più esteso di Itaca. Si trova nella parte settentrionale e comprende i seguenti insediamenti:  Buzos o Kanalia, Kolieri, Lofos, Mesa Platreithias, Agioi Saranta, Lachos, Misovouno, Marmakas e Frikes. Si trova a 20 km da Vathy e a 2 km dal centro principale di Itaca, Stavros, e conta circa 210 abitanti residenti. È probabile che il suo nome derivi dal fiume in secca che attraversa la zona e veniva chiamato “Platys Reithron”.

Platreithias inizia da Kanalia, dall’incrocio della strada per Exogi. La strada porta a un trivio, dove si trova il ponte e l’unico ristorante di Platreithias. Proseguendo dritto, sulla strada per Kolieri, raggiungeremo il parco “Nikos Deftereos” per godere della vista del golfo di Afales, mentre a breve distanza troveremo il Museo del folclore all’aperto di Stathis Raftopoulos.

© Dimitris Artavanis
© Dimitris Artavanis
© Αlexandra Varvarigou

Dopo il museo all’aperto, all’inizio dell’insediamento di Kolieri, la strada si divide: a sinistra conduce alla parte superiore del distretto, Pano Kolieri e a destra porta sotto il cosiddetto “korakostefano”, l’unica sorgente dell’isola, a Kalamos.  L’acqua fredda e limpida della sorgente scorre inesauribile, da migliaia di anni. La sorgente di Kalamos ha dissetato personaggi famosi come Lord Byron, Schliemann, la regina Federica, A. Onassis, Jackie Kennedy e molti altri. Da Kalamos inizia un sentiero ben conservato che conduce a Exogi, mentre un altro sentiero conduce alla spiaggia di Perivoli, nel golfo di Afales. Questi sentieri erano usati dagli abitanti di Exogi per andare a prendere l’acqua ma anche a nuotare.

Dal trivio (Ponte), a pochi metri sulla sinistra, troveremo la strada che porta alla spiaggia di Afales. Attraversando un paesaggio da sogno con vegetazione quasi “tropicale”, raggiungiamo il meraviglioso mare del golfo di Afales. Un posto bellissimo con una spiaggia di ciottoli e la costa rocciosa che nasconde altre tre spiagge deserte, Amoudaki, Kouloumi e Perivoli, per coloro che cercano assoluta tranquillità. Queste spiaggette sono ideali per i principianti di snorkeling. Nel golfo di Afales ci sono anche spiagge raggiungibili solo in barca come Platys ammos, Kathisma, Sykia, ecc. Queste spiagge sono il meglio che si possa volere quando si è in vacanza. Meravigliose acque turchesi con alte scogliere che attraggono centinaia di yacht e barche durante l’estate.

Dal ponte raggiungiamo anche la piazza del paese di Limnes. Qui durante l’estate si tengono eventi culturali che culminano nella festa di Ferragosto, che attira molte persone. A breve distanza, la collina dei Taxiarches, con l’omonima chiesa, offre una bella vista su Afales e sul paese.

Proseguendo, si raggiunge l’abitato di Agioi Saranta, dove si trova anche l’omonima chiesetta che merita una visita, poiché completamente affrescata dal noto architetto e iconografo italiano Bruno Mazzali.

Continueremo in discesa per incontrare la strada che porta a Panagia di Skala. Questo percorso è letteralmente mozzafiato, in quanto ai piedi si estende il golfo di Afales. Al passo troviamo l’unico mulino a vento in buone condizioni di tutta l’isola. Troviamo inoltre la chiesetta della Vergine Maria che festeggia il 15 agosto. Dopo la santa messa, il gruppo locale offre … capra lessa, dolci e bevande. Rimane indimenticabile per chi lo ha visto anche il tramonto dal mulino di Panagia.

Chi ha un veicolo 4×4 può continuare la discesa, lungo un percorso incantevole per raggiungere le spiagge di Alykes e Marmakas. La posizione è magnifica con una bellissima spiaggia di ciottoli, enormi eucalipti che fanno ombra, mentre nel mezzo domina l’isoletta di Ag. Nikolaos. Nei mesi estivi troviamo anche un posto di ristoro.  Da notare che la zona è accessibile anche da Frikes. È adatta solo con l’auto giusta, perché ci si arriva da una strada sterrata difficile.

© delas photography

Concludendo il giro di Platreithia, faremo riferimento al sito archeologico di Ag. Athanasios o la “Scuola di Omero”.  Prendendo la strada per Exogi dopo circa 100 metri incontriamo sulla destra la strada sterrata che porta ai confini fra Exogi e Platreithia. Qui vedremo i resti di antichi edifici, soprattutto di epoca micenea, della “Scuola di Omero”. Il professore associato dell’Università di Ioannina,  L. Kontorli-Papadopoulou, sotto la cui direzione sono stati condotti gli scavi, nell’agosto 2010 ha annunciato che si tratta della reggia di Odisseo. Comprende camere su due piani, una scala d’ingresso in pietra e una scala interna doppia in pietra, dispense sotterranee, pavimenti a mosaico, fonte d’acqua sotterranea e mura esterne. Il sito è stato dichiarato “sito archeologico” dal Ministero della Cultura ed è stato espropriato.

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