A Vathy potete camminare da una parte all’altra della città. Da qualunque luogo la guardiate, in qualsiasi stagione dell’anno, sembra un dipinto.  Un giro a piedi o in bicicletta, sul lungomare è un’esperienza davvero bella.  È una passeggiata di quasi un’ora, se si fa da un lato all’altro, con molte immagini diverse lungo il percorso, paesaggi e colori che variano, una sosta per un caffè o un ouzo, panchine romantiche, parti coperte dalle foglie degli alberi, piccole spiagge sabbiose e una vista sempre bella ovunque si guardi.
All’interno, la città è piena di sorprese!  La sua attrazione principale è la Metropoli, la Chiesa della Presentazione della Vergine Maria, con il suo bel campanile veneziano (1820) e la sua meravigliosa iconostasi post-bizantina (1793). Vicino alla Metropoli troviamo il Museo archeologico, che ospita importanti reperti provenienti dagli scavi eseguiti principalmente nell’Itaca meridionale, nella zona di Aetos, dal periodo geometrico al periodo romano. Ospitato in un bellissimo edificio tradizionale del 1923, il Museo nautico e del folclore di Itaca è anch’esso un luogo molto interessante da visitare; espone tra l’altro una ricca collezione di oggetti della vita quotidiana della vecchia Itaca. Vale anche la pena ricordare il Centro culturale di Itaca, un moderno centro congressi con infrastruttura per molti tipi di attività, che ha una notevole biblioteca di 10.000 volumi, 195 dei quali sono antichi e rari.

© delas photography
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La passeggiata a Vathy è ugualmente interessante al suo interno, nei vicoli cosiddetti “kantounia” della città, con i bellissimi cortili curati, le persiane colorate e gli edifici patrimonio artistico dello Stato, che creano un’atmosfera intima di tranquillità e completezza. Salite dalla tradizionale scalinata fino ai punti più alti, con le chiese di Panagia, Gardelaki, Vlacherena, Zoodochos, per vedere Vathy dall’alto, bellissima alla luce del sole o illuminata di notte. Visitate i quartieri tradizionali come la zona della Metropoli e Giftohori, con molti edifici veneziani dichiarati patrimonio artistico dello Stato.
Da Vathy le passeggiate sono infinite, a piedi, in bicicletta o in barca, a Dexa, a Skinos e a Gidaki. A breve distanza da Vathy c’è la famosa grotta delle Ninfe. Lì, Odisseo nascose i preziosi doni che gli erano stati offerti dai Feaci, come si addice a un re. A circa 4 km nella zona di Aetos, si trova l’antica città di Itaca, che nel periodo ellenistico era chiamata Alalkomenes. All’estremità meridionale dell’insediamento, sull’altopiano fertile di Marathia, si trovano i luoghi omerici della fonte Aretusa, la pietra del corvo e i fichi di Eumeo. Nella stessa zona, la baia di Andri è identificata con la prima costa, dove Telemaco sbarcò al suo ritorno da Pilo.

Quindi, quando siete a Vathy, seguite semplicemente il vostro istinto… e ciò che rimarrà del vostro vagare sarà il ricordo di questa immutabile dolce patria che è Itaca.-

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